Immaginaria lettera di un eventuale, semplice, comune, lavoratore che diventa assessore. Assessore in un governo cittadino condotto dal PES e da Alfredo De Giuseppe:
Tricase, 25 Settembre 2008
Qualche mese fa il nostro sogno si è coronato ed abbiamo vinto le elezioni amministrative nella nostra Tricase. Alfredo è sindaco e si sta dando da fare come un matto per cambiare questa nostra città che, per troppi anni, è stata bistrattata da questo o da quel politicante di turno, attento solo ai bisogni suoi e dei suoi amici.
Come sapete, io non mi ero candidato, ma questo non mi ha impedito di divenire assessore all’urbanistica ed ai lavori pubblici, del resto io sono un Geometra. Con grande fatica ho aperto uno studio tutto mio che mi permette di vivere dignitosamente con mia moglie Anna, in dolce attesa da 3 mesi, e la mia piccola Sara che ha tre anni. Quello assessorile, è un compito che Alfredo e gli amici del PES mi hanno voluto assegnare e che io, con riconoscenza, ho accettato. Sono fiero di fare l’assessore per la mia città. Sono sopratutto fiero di rinunciare al mio compenso e di compiere la mia missione per Tricase. Io come io miei colleghi insieme per far rinascere la nostra comunità.
Certo che ogni giorno è una sfida:
Oggi….Sveglia alle 6.30 perché prima di andare in Municipo devo passare dal cantiere. Del resto, mio cugino Angelo vuole sposarsi entro il prossimo anno e non può permettersi ritardi nei lavori di casa e ci sono delle modifiche al progetto che devo assolutamente illustrare a mesciu Totu e alla sua squadra. Il tempo di un caffè al volo, una briosce e una bacio sulla guancia alle mie piccole donne: se tutto va bene le rivedrò stasera verso le 21.00.
Alle 8.30 sono in Comune. Una fila di persone mi attende ma alle 9.30 devo essere in Provincia a Lecce, per quel finanziamento sulla pista ciclabile che abbiamo in progetto di fare sulla strada del porto. Fisso 4 appuntamenti sparsi durante la settimana e mi dispiace non poter fermarmi per dare ascolto a tutti, ma in provincia non aspetteranno me. Il telefono squilla. E’ mesciu Totu che non ha capito nulla di quello che deve fare. Gli dico di passare più avanti con il lavoro, si arrabbia, lancia qualche imprecazione ma alla fine dice va bene, e fisso con lui per il giorno dopo, sempre alle 6.30. Prendo la documentazione che mi occorre, saluto i colleghi che sono sbattuti quanto me e risalgo in macchina alla volta di Lecce. Mi fermo per fare benzina: 30 euro basteranno. Poi mi ricordo che Anna nel pomeriggio dovrà andare a fare l’ecografia e quindi faccio 40. Riparto con la mia Focus Station Wagon. L’abbiamo comprata 4 anni fa ed ho quasi finito di pagarla. Ma con tutta la strada che le faccio fare ultimamente, credo che ben presto mi lascerà per un tranquillo cimitero delle auto. C’è traffico da Tricase a Scorrano, come al solito…farò tardi. Ma quando la faranno sta Maglie-Leuca. Spero mai…sarebbe un pugno nell’occhio per il nostro Capo.
Mi chiama Anna, mi chiede come stò e se anche oggi farò tardi. Mi dice di Rocco che è passato e che le ha chiesto se il suo progetto è pronto. Poi mi dice di compare Giovanni che vuole sapere a che punto sono le sue pratiche di accatastamento. E infine cummare Maria che deve donare la sua casa alla figlia e che sta aspettando da tre mesi che io sia disponibile. Ultimamente lavoro solo per amici e parenti…sono diventato inaffidabile perché antepongo gli impegni comunali a quelli privati. Ma lo faccio con piacere, un giorno qualcuno si ricorderà di me. Dico ad Anna di fissare con tutti un appuntamento per domenica mattina, anzi no, domenica sono a Lucugnano con i ragazzi dell’ Associazione Lucugnano 2008 che vogliono parlarmi di come vorrebbero lo spazio antistante la scuola e l’asilo, ho promesso che sarà da loro. Allora dico ad Anna di fissare con tutti per sabato pomeriggio dalle 15.00 al mio studio. Lei fa un po’ la voce strana e poi dice di si. Mi saluta, mi manda un bacio, le mando un bacio e chiudo. Scatta il verde, riparto e mi lascio alle spalle il Gulliver. Un lampo nella mente…sabato dovevo portare Anna e Sara a fare una passeggiata a Leuca. Che cretino…vabbè, ma il lavoro e lavoro.
Squilla il telefono: è Alfredo che ci vuole tutti alle 16.00 in Municipio. C’è una bella novità riguardo il megaparcheggio. Non mancherò gli dico. Risquilla il telefono e Ettore, il mio vicino di casa che vuole un favore per quanto riguarda quel palo della luce che da fastidio al suo balcone. Gli dico che ci vedremo stasera sul tardi è mando a quel paese Anna che gli ha dato il mio numero di cellulare. Squilla il telefono. E’ Anna. Mi dice che l’ha chiamata il dentista e che per i suoi denti ci vorranno 1.500 euro. La gravidanza le sta corrodendo tutta la bocca e non si può aspettare. Le dico ok, senza tanta convinzione. Mi ritornano in mente le spese del mese: 350 la rata della macchina (altre tre ed ho finito) 150 tra luce e gas, assicurazione della macchina altri 350 e poi spese varie. Metto in conto un 200 euro di anticipo giusto per tenere a bada il dentista. Spero rimangano 80 euro per pagare la visita ecografia di questo pomeriggio. E poi devo ricaricare il cellulare perchè ho finito il credito e devo chiamare un sacco di persone. Mi chiama mio cugino Angelo ed è arrabbiato. Mi vomita tutta la sua rabbia e mi dice che non mi darà una lira perché non rispetto i tempi. Con lui sono tre questo mese. Non ci penso più di tanto…è la pista ciclabile che ho in testa, e spero di arrivare come sempre solo con mezz’ora di ritardo. Sono a Maglie ma credevo di aver guidato almeno fino a Chiasso. Ancora il telefono… è Gigi il meccanico che mi ricorda, neanche con tanta gentilezza, che devo ancora pagare il servizio che ho fatto alla Focus tre mesi fa. 150 euro. Certo che sei diventato caro Gigi…o forse sono io che non posso più permettermi una Focus?!? Gli chiedo scusa e gli prometto che passerò nel pomeriggio, sul tardi. Rifaccio i conti e chiamo Anna. Niente visita… ne acconto al dentista. Le chiedo di chiamare e rinviare gli appuntamenti. Lei mi dice che non ha credito nel telefono e che non ha la faccia tosta per rinviare ancora una volta dal dentista. E poi ha un male terribile. Sento sua madre che le dice:” te li do io i soldi, non annullare nulla”….
Parcheggio nell’area di sosta vicino al consorzio CONSAL di Maglie. C’è una pattuglia delle fiamme gialle. Si mettone sempre qui, loro. Mi si avvicina un finanziere e mi dice: guardi che noi non l’abbiamo mica fermata! Annuisco. Sono stanco ma deciso. Faccio inversione di marcia, anche se li non si può. Vedo nel retrovisore che il finanziere mi fa dei segni minacciosi. Me ne frego. Ho deciso. Torno a Tricase, al diavolo la provincia, al diavolo la pista ciclabile. Ritorno alla mia vita da Geometra sfigato, ma felice. Ritorno alla mia casa. Spero che Anna e Sara siano ancora li ad aspettarmi.
Stasera darò le dimissioni da assessore. La mia missione, finisce qui.
2 commenti:
Simone sono Marco il moderatore del blog del dottore Musarò, vedi che cliccando su continua sul tuo post su lucugnano.it, si collega sempre al sito del pd!!!
correggi, grazie
Correzione fatta.
Grazie mille per la segnalazione!
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